“AI co-scientist”: l’intelligenza artificiale di Google al servizio della ricerca
ROMA, 21 febbraio – Arriva un nuovo supporto dall’intelligenza artificiale per ricercatori e scienziati. Si tratta di “AI co-scientist”: il software di Google, costruito su Gemini 2.0, è un sistema di intelligenza artificiale multi-agente che avrà un ruolo da collaboratore scientifico virtuale per aiutare gli scienziati a generare nuove ipotesi e proposte di ricerca e per accelerare la velocità delle scoperte scientifiche e biomediche.
Lo strumento è progettato per rispecchiare il processo di ragionamento alla base del metodo scientifico. Al di là degli strumenti standard di revisione della letteratura, riepilogo e “ricerca approfondita”, il sistema “AI co-scientist” è destinato “a scoprire conoscenze nuove e originali e a formulare ipotesi e proposte di ricerca nuove e dimostrabili, basandosi su prove precedenti e adattate a specifici obiettivi di ricerca”, spiegano da Google Research.
Nella prima indagine guidata da José Penadés dell’Imperial College di Londra e Juraj Gottweis di Google Research, e pubblicato su bioRxiv, piattaforma che ospita articoli non ancora passati al vaglio della comunità scientifica, i ricercatori hanno testato l’Ia per vedere se fosse in grado di arrivare alle loro stesse conclusioni: malgrado non fosse a conoscenza del loro studio, non ancora pubblicato, il sistema ha elaborato un’ipotesi su un particolare processo che consente la diffusione della resistenza microbica, che era sovrapponibile ai risultati ottenuti in modo indipendente.
Per saperne di più:
https://research.google/blog/accelerating-scientific-breakthroughs-with-an-ai-co-scientist/